Il 5 marzo 1922, a Bologna, nasceva Pier Paolo Pasolini, tra le personalità più rappresentative del Novecento italiano. Un intellettuale eclettico che si è messo alla prova in diversi campi – dalla scrittura al cinema, alla musica e alla pittura – e che oggi viene ricordato soprattutto per il suo pensiero controcorrente e la dura critica rivolta alla società capitalista, oltre che per lo spazio riservato agli ultimi della società.
Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico[
L'Italia sta
marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è ora, il
fascismo. Pier Paolo Pasolini 1962
I 33 PROCESSI DI PIER PAOLO PASOLINI